Il passaggio dalla società industriale alla società digitale chiede competenze che permettano di gestire e orientare il cambiamento. La smart factory, la «fabbrica intelligente», dovrà controllare e gestire autonomamente i processi produttivi attraverso l’utilizzo di nuovi strumenti e nuovi software per la strutturazione di dati e macchine.
Nell’ultimo decennio, infatti, sono cambiati i sistemi di organizzazione della produzione. Negli ultimi due anni la diffusione della sharing economy ha determinato anche in Italia una crescita del 35% delle piattaforme che offrono servizi di questo tipo, ed entro il 2025 il fatturato complessivo di questa nuova economia dovrebbe aggirarsi intorno ai 300 miliardi di euro. Un sistema produttivo così fortemente orientato all’innovazione, necessaria alle imprese per mantenere e sviluppare le proprie quote di mercato, richiede persone con competenze professionali e relazionali idonee a gestire la rivoluzione tecnologica e il cambiamento in atto.
Il testo, partendo dall’esperienza di Regione Lombardia, immagina in che modo applicare anche nelle altre regioni italiane il sistema duale e l’alternanza scuola-lavoro.